Progettare un giardino
Per progettare un giardino con successo è necessario rispettare alcune regole che possono tornare utili in vista del conseguimento dell’obiettivo che ci si propone. Proprio questo deve essere il punto di partenza: identificare con chiarezza gli scopi che si desidera raggiungere nella creazione e nell’organizzazione del proprio spazio verde. Per evitare di essere assaliti da troppe idee che rischiano di generare solo confusione, è meglio stabilire alcuni punti fermi. Quale sarà la caratteristica peculiare del giardino? Un luogo conviviale in cui accogliere amici e ospiti o un angolo intimo in cui rifugiarsi e rilassarsi in solitudine? Quanto tempo si potrà dedicare alla cura delle piante? Saranno necessari degli arredi particolari?
Solo rispondendo a tutte queste domande si può avere un quadro chiaro di ciò che ci si attende e iniziare a guardarsi in giro per sapere dove e cosa acquistare. Per l’analisi del luogo, può essere utile procurarsi una planimetria il più possibile fedele alla realtà.
Come progettare un giardino coerente con il resto della casa
Il giardino non è uno spazio isolato rispetto al resto della casa ma è una sua propaggine, un suo prolungamento all’aria aperta: è per questo motivo che esso deve conservare una certa coerenza stilistica con gli arredi interni. Che ci si rivolga a un progettista o che ci si occupi di tutte le fasi di organizzazione in totale autonomia, è importante pensare alle caratteristiche del luogo in cui si vive e adattarsi di conseguenza. Il garden design è una vera e propria arte, e in quanto tale presuppone impegno e passione. Un accurato sopralluogo dello spazio in cui si dovrà operare è indispensabile per conoscere non solo il contesto paesaggistico e la morfologia del posto, ma anche e soprattutto l’esposizione al sole dei vari punti e la composizione del terreno. Non ci si può improvvisare esperti di giardinaggio da un giorno all’altro, ma è bene valutare con la massima attenzione tutte le variabili in gioco.
Rispettare l’ambiente
Progettare un giardino vuol dire anche rispettare l’ambiente in cui ci si trova: si deve tenere conto della fisionomia del paesaggio, badando all’uniformità degli spazi. C’è bisogno di un minimo di cautela dal punto di vista architettonico, ma anche di competenze di carattere botanico: questo è il segreto per ottenere un progetto ben equilibrato, in linea con le caratteristiche del clima, armonioso e rispettoso del territorio. Per scegliere le piante, è sempre preferibile affidarsi a un esperto del settore, per non rischiare di perdere tempo – e soprattutto denaro – con specie che faranno fatica ad adattarsi al terreno o che semplicemente avranno bisogno di una manutenzione molto più accurata di quella che si è disposti a garantire.
Progettare un giardino tenendo conto dell’esposizione al sole
Come si è detto, l’esposizione al sole è uno degli aspetti che devono essere presi in considerazione in fase di progettazione. Sono ritenuti soleggiati i giardini che sono esposti a sud o a sud-ovest, e che quindi sono in pieno sole dalle dodici in poi. Anche i punti esposti a sud-est sono soleggiati: l’ombra sparisce da mezzogiorno in avanti, il che vuol dire che si ha a che fare con una intensità luminosa molto forte e paragonabile a quella dei punti in pieno sole. Le piante, per poter crescere in maniera adeguata, durante le ore più calde dovrebbero stare all’ombra: in particolare il fogliame si sviluppa nelle prime ore del mattino, mentre di pomeriggio a essere agevolata è la fioritura. Le verbene, le petunie e i gerani sono alcuni esempi di specie che si adattano senza problemi alla coltivazione in pieno sole.
Come gestire il giardino
A volte progettare un giardino con cautela non è sufficiente per ottenere i risultati auspicati, perché bastano pochi dettagli sbagliati per rovinare tutto. Per esempio, ci si deve ricordare di evitare i vasi di plastica per i fiori esposti in pieno sole, dal momento che tendono a surriscaldarsi piuttosto rapidamente. Sempre a proposito di esposizione al sole, le innaffiature devono essere consistenti, ma se ci si rende conto che le foglie sono arrotolate o penzolanti vuol dire che l’acqua evapora più velocemente del dovuto, e pertanto le piante devono essere messe all’ombra.
Il giardino ombreggiato
Nel caso in cui il giardino sia progettato in uno spazio piccolo o nel contesto di un centro abitato, comunque, è facile che una sua parte sia ombreggiata: ecco perché bisogna optare per piante che tollerino senza problemi la carenza di luce. L’esposizione a nord è solo una delle ragioni per le quali un giardino può essere in ombra; a volte è sufficiente la presenza di altri edifici o di alberi molto alti per impedire alla luce del sole di filtrare. Per un giardino molto ombreggiato, è consigliabile puntare su alberi a foglia caduca, come per esempio gli aceri giapponesi. Per ciò che concerne il prato, al posto del classico tappeto erboso è meglio ricorrere a piante tappezzanti piccole, che però hanno il difetto di non poter essere calpestate. Molto dipende, come si è accennato, dall’uso che si intende fare del giardino.